domenica 22 aprile 2012

Come liberarsi dai blocchi interiori e ritrovare la libertà




Marco è un ragazzo giovane che dopo aver svolto tanti lavori per riuscire a mantenersi agli studi e laurearsi è arrivato da poco a intraprendere la libera professione.


 E' pieno di idee e molto propositivo. Ha sviluppato delle ottime competenze in ambito lavorativo perché mentre studiava collaborava con diversi studi che operano nel suo settore ma nonostante questo vive con ansia il suo debutto nel mondo del lavoro.


Come nascono i blocchi interiori




"So di essere capace nel mio lavoro, l'ho dimostrato più volte e dove ho lavorato tutti sono sempre stati contenti di me, ma per strano che possa sembrare non mi sento sicuro di me, ho comunque paura di non riuscire.."


Nonostante Marco possieda delle ottime competenze quello che in questo momento sente di non avere è la sicurezza di se. 


Nonostante abbia delle ottime capacità la paura di non essere all'altezza lo sta bloccando portandolo a rimandare giorno dopo giorno la decisione di intraprendere la propria carriera.


Come superare i blocchi interiori


Marco ha sviluppato un'ottima competenza ma quello che gli manca è la confidenza, ovvero la fiducia in se stesso(se vuoi una spiegazione più dettagliata ascolta questo intervento sull'indecisione).


Quando questo succede una persona sa a livello consapevole di essere all'altezza ma dentro di se sente di aver paura di non farcela. Questo meccanismo è una forma di autoipnosi negativa che tende a focalizzare la mente di chi ne è vittima su pensieri quali:" E se non ce la faccio? E se dovessi sbagliare? E se le cose non andassero bene?"


Per sbloccare questa situazione è necessario identificare la specifica suggestione negativa che intrappola la mente delle persona e attraverso delle procedure di rielaborazione ipnotica, alleviare la tensione emotiva ad esse collegate.


Libero dall'emotività legata a queste suggestioni la persona può finalmente tornare ad essere lucido  e valutare in maniera più equilibrata i reali pericoli che deve affrontare agendo con maggior sicurezza e attingendo così a tutto il suo potenziale.


Tu cosa ne pensi?


Ti auguriamo una bellissima giornata,
Dott. Manuel Mauri 


                             Hai bisogno di aiuto contattaci!


Articoli correlati:









giovedì 5 aprile 2012

Lavorare troppo può causare la depressione?




Una giornalista della rivista "Agenda della Salute" ci ha contattato per sapere se lavorare troppo può portare alla depressione. Lo spunto è partito da una ricerca di una Università inglese che ha di recente pubblicato uno studio effettuato su un campione di circa 3500 persone di età compresa tra i 30 e i 55 anni .


Lavoro e depressione dov'è il limite consentito?
I risultati di questa ricerca hanno evidenziato che all'interno del campione osservato in chi lavora oltre le 10 ore quotidiane i rischi di patologie coronariche e la presenza di disturbi depressivi sia stato riscontrato nel 67% dei lavoratori esaminati. L'incidenza di disturbi depressivi è minore nei dirigenti e maggiore nei lavoratori dipendenti.


Lavoro come fine o come mezzo?

Spesso nel nostro lavoro di psicoterapeuti ci capita di imbatterci in persone che soffrono a causa di problematiche relative al lavoro. Chi non trova lavoro o è stato ridimensionato a causa delle esigenze aziendali, chi lavora tantissimo perché ha paura di non arrivare alla fine del mese o di essere licenziato, chi lavora come autonomo o imprenditore che si ritrova oberato di lavoro e non riesce a "staccare la spina".

Il lavoro in se è un mezzo per raggiungere un fine ed è molto importante questa distinzione.

Quello che abbiamo visto è che chi associa sentimenti depressivi a tematiche lavorative è esposto a paure e timore di non riuscire a raggiungere una qualche forma di tranquillità.

Se il fine è la tranquillità economica abbiamo persone che soffrono di situazioni legate all'instabilità della condizioni di lavoro. Se il lavoro è il mezzo per raggiungere la libertà finanziaria molto spesso si presentano persone ossessionate dal lavorare troppo e che non riescono mai a staccare. Chi invece non trova lavoro vive sentimenti di angoscia associati al non riuscire a vedere stabilità nel proprio futuro e quella della sua famiglia.

In tutti questi casi riuscire a liberarsi dalle proprie paure aiuta a svolgere con maggiore efficacia il proprio lavoro e a vivere con maggiore equilibrio la propria vita.

Tu cosa ne pensi?


Ti auguriamo una bellissima giornata,
Dott. Manuel Mauri &

******

Articoli correlati: