giovedì 12 maggio 2011

Intervista a Marco Pacori: cos'è l'ipnosi non verbale?


Ciao,
cos'è l' ipnosi non verbale?

Qualche tempo fa la trasmissione televisiva "Le Iene" aveva contattato il Dott. Pacori per verificare se quello che si vedeva su youtube riguardo la tecnica dell' ipnosi non verbale, fosse reale o se invece frutto di una messa in scena(CLICCA QUI per vedere il servizio).

Quella che nel video viene chiamata ipnosi istantanea è la tecnica dell' ipnosi non verbale che Pacori utilizza ed insegna usando, invece che le parole, suoni e movimenti corporei.

In questa video intervista il Dott. Pacori ci spiega quali sono stati i passi che lo hanno condotto a scegliere di utilizzare l'ipnosi non verbale nel suo lavoro e, quali sono le caratteristiche di questa tecnica.



Tu cosa ne pensi?

Ciao,
Dott. Manuel Mauri & Dott. Mauro Barachetti

p.s. abbiamo ricevuto diverse richieste di persone che non sono riuscite ad iscriversi in tempo al corso "Migliora l'Autostima con l' Autoipnosi" del 28 maggio. Per venire incontro a queste richieste è stata fatta una nuova promozione valida fino al 23 maggio CLICCA QUI.


11 commenti:

giuseppe ha detto...

Ciao Manuel e Mauro, sono un appassionato di ipnosi, ho frequentato tempo fa il corso di Pacori e pensavo che l'efficacia delle sue induzioni fossero molto legate al contesto: aula con persone che vogliono saperne di più sull'ipnosi, quindi abbastanza condizionate; poi ho visto il primo servizio delle iene dove induce una trance in una ragazza senza nemmeno dirle che stava per ipnotizzarla e mi sono parzialmente ricreduto.Vi rigiro la domanda: voi che ne pensate? Io, proprio come dice Pacori, non uso le sue induzioni perchè mi sembra strano fare quei versi e il soggetto da ipnotizzare spesso ti scambia per una fattucchiera.
Per quanto riguarda la rapidità dell'induzione,le varianti dell'induzione di Elman, precedute da una piccola chiacchierata sull'ipnosi spesso sono più veloci dell'induzione non verbale.
Oltre a questo concordate con Pacori sul fatto che le sue induzioni creino miglor rapport?

Giuseppe

Ipnosi Strategica ha detto...

Ciao Giuseppe e grazie per il commento!

L'abilità o meno nel creare rapport non dipende solo dalla tecnica ma da come la tecnica si adatta a te.

Alcune persone trovano facile ad esempio utilizzare l'ipnosi ericksoniana e la ritengono il modo migliore per creare rapport.

Osservando Pacori al lavoro si vede come attraverso l'ipnosi non verbale per lui si semplice creare rapidamente rapport con persone diverse.

Se non ho capito male quello che tu dici è che ti è più facile creare rapport con una variante dell'induzione di Elman.

Ci sono 2 elementi che ritengo utili considerare:
- in generale più opzioni hai a disposizione maggiore è la flessibilità che hai per aiutare persone diverse in diversi contesti.
- Molto spesso però avere troppe opzioni può portare a non sapere cosa fare.

Nella mia esperienza ho visto che dopo un pò di tempo e pratica tu crei un tuo modo personale di entrare in rapport scegliendo di utilizzare quelle modalità che meglio ti rappresentano.

Questo di solito è il risultato di un processo di apprendimento che a quanto ho capito anche tu stai facendo.

Ciao,
Dott. Mauri

Giuseppe ha detto...

Ciao Mauro,
ho nominato l'induzione di Elman non in merito al rapport ma riguardo all'affermazione di Pacori che dice sia "più rapida" l'induzione non verbale e che quelle verbali necessitino di venti minuti o più.

Non è sempre vero, nè che le verbali necessitino di quel tempo per accompagnare in ipnosi il soggetto nè che le non verbali siano tanto rapide.
Dipende.
Nel post precedente dicevo che anche una semplice variante dell'induzione di Elman può mostrare la sua efficacia in pochi minuti.
Per quanto riguarda il modo di creare rapport concordo con te e aggiungo che tutto comincia prima ancora della tecnica.

Ciao Giuseppe

Ipnosi Strategica ha detto...

Ciao Giuseppe,

perdona la mia confusione che nasce da un concetto che grazie al tuo intervento mi permetti di chiarire..

Diversi autori distinguono tra la parte induttiva e la parte di introduzione all'induzione ipnotica. Come se ci fosse una parte dove tu parli "normalmente" e poi una parte dove tu "fai l'ipnosi", intendendo con questo fai l'induzione ipnotica.

In realtà puoi iniziare a considerare la distinzione tra "fare l'ipnosi" ed "essere ipnotico".

Essere ipnotico permetteva ad Erickson di ottenere rapidamente risulati senza neanche nominare la parola ipnosi o fare un'induzione formale , a Pacori di far cadere le persone con dei suoni ed a un bravo terapeuta di condurre alla trance un paziente, senza nemmeno aver accennato un'induzione ipnotica.

E' quello che Mauro ed io spieghiamo essere uno dei presupposti dell'Ipnosi Strategica™((eccoti il link http://ipnosistrategica.it/faq.php#g).

Come diceva Haley lo scopo è sempre quello di "indirizzare la persona verso un cambiamento spontaneo..".

Ciao,
Dott. Mauri

Dott. Mauro Barachetti ha detto...

Ciao Giuseppe,
sono d'accordo con te quando scrivi che "non è sempre vero, nè che le verbali necessitino di quel tempo per accompagnare in ipnosi il soggetto nè che le non verbali siano tanto rapide".

L'efficacia di tutte le induzioni ipnotiche, compresa quella di Marco Pacori, dipendono da due fattori, che sono la tecnica e l'esperienza.

Come scrive il Dottor Mauri la differenza sta nella capacità di "essere ipnotico".

Infatti, si possono conoscere mille tecniche di induzione ma se non si è sviluppata l'abilità di "essere ipnotici" si farà sempre molta fatica ad ottenere dei risultati.

Noi siamo degli IpnoTerapeuti e per questo siamo sopratutto interessati a creare un cambiamento rapido ed efficace, non tanto un induzione rapida.

Per quanto riguarda il rapport, ritengo che sia frutto di un certo tipo di rapporto chiamato "Relazione Ipnotica".

Il focus è sulla relazione e non tanto sull'induzione, perchè nel rapport ciò che c'è in gioco è la FIDUCIA e non lo stato stato di coscienza della persona.

Quindi per creare un rapport efficace è necessario sviluppare abilità relazionali, mentre per creare uno stato di trance abilità ipnotiche (sia sul versante tecnico che esperienziale).

Ciao
Dottor Barachetti

Carlo ha detto...

Ciao ragazzi e grazie per l'intervista: davvero bella ed illuminante:)
Che Pacori sia un gigante nel suo campo non ci piove.
La sua ipnosi sia complicata e forse lui è l'unico che la padroneggia davvero.
Ciò che mi lascia di stucco è però questo video http://www.youtube.com/watch?v=lt6pkK_pwUk&feature=related
Guardatelo sino alla caduta della testa della ragazza (minuto 1:48) Io non riesco a capire nemmeno cosa usi!
Non sembra né ipnosi verbale e neppure non verbale.
Che ne pensate?

Grazie

Carlo

Ipnosi Strategica ha detto...

Ciao Carlo.
Grazie per il commento!

Marco in questa conversazione utilizza diversi elementi della comunicazione ipnotica.

Innanzi tutto inizia premettendo che sta solo spiegando cosa andrà a fare ovvero andrà a spiegare le diverse fasi dell'ipnosi e questo presuppone che non vi è alcuna induzione formale e che quindi alla persona non sarò richiesto di fare nulla.

Se ti focalizzi sulla postura di Marco noti che sta creando uno yes-set ovvero sta creando quello che si chiama campo affermativo spiegando quello che sta facendo e contemporaneamente annuendo al fine di creare quello che in ipnosi si chiama rapport.

A questo punto la persona è totalmente concentrata su Marco e l'ambiente esterno passa in secondo piano.

In secondo luogo usa il go-first ovvero lui per prima modifica la velocità ed il ritmo dell'eloquio al fine di creare un'ambiente tranquillo tra se e l'altra persona che isola dal contesto che invece è rumoroso e aiuta la persona a lasciarsi andare.
Infine il comportamento non verbale di Marco suggerisce alla persona che è il momento di lasciarsi andare e chiudere gli occhi così come suggerito dai messaggi non verbali di Marco.
Ciao,
Dottor Mauri

Marco Pacori ha detto...

L'effica di un'induzione ipnotica, sia verbale che non verbale dipende molto dal fenomeno della sincronia interattiva, cioé da quanto riesci a parlare, muoverti, gesticolare, ecc. in simultaneità con il soggetto.
Una volta fatto questo (non é semplice, intendiamoci)puoi condurre il soggetto allo sviluppo di ipnosi senza nominarne la parola.

Carlo ha detto...

Grazie ragazzi e soprattutto grazie al maestro!
Siete stati tutti davvero gentili e disponibili: è fantastico poter apprendere da esperti del vostro livello.

Non ho capito bene quali sono i segnali non verbali che hanno suggestionato la ragazza a far cadere la testa: parlare a voce sempre più bassa e con tono sempre più placido, inclinare il busto sempre più avanti...e poi cosa mi è sfuggito?

Vi faccio una domanda forse stupida: al posto che fare sincronia interattiva andrebbe bene lo stesso se l'ipnotista avesse su di sé uno specchio che riflette l'immagine dell'altra persona?
So che può sembrare folle ma dico questo perchè il Dott. Benemeglio dice che il blocco dello scarico tensionale avviene anche senza l'intervento dell'operatore, se il soggetto si vede riflesso in uno specchio durante il suddetto scarico.

Grazie ancora

Carlo

Ipnosi Strategica ha detto...

Ciao Carlo.
Si è possibile ma nella mia esperienza è molto più facile se qualcuno ti aiuta a notare le variazioni mentre queste stanno avvenendo.
Ciao,
Dottor Mauri

Dott. Mauro Barachetti ha detto...

Ciao Carlo,
è possibile ottenere una grande varietà di fenomeni ipnotici.

Uno volta chiarito l'obiettivo che vuoi raggiungere le stretegie che puoi utilizzarte sono molteplici.

A presto
Dottor Barachetti