sabato 28 giugno 2008

Casa e chiesa? Meglio di no..





Ciao,

questo articolo nasce dopo una chiacchierata con un amico che sta cambiando casa, il succo del discorso ruotava intorno a questa riflessione”Forse la casa nuova è un po’ piccola almeno starò un po’ più fuori casa e magari mi distraggo un po’..”.

Leggi per scoprire perché potrebbe aver ragione..

Ciao

Manuel

(Adnkronos) - Italiani tutti casa e chiesa? Meglio di no: camera da letto e luoghi di culto infatti sono tra i primi posti considerati più a rischio di depressione.

Ma non solo: deprimono anche uffici, centri commerciali e addirittura discoteche.

Sono infatti 2 su 3 gli italiani il cui umore viene influenzato dal luogo in cui si trovano.

Al contrario, palestra, parrucchiere e parco sono un toccasana per lo spirito. E' quanto risulta da un'indagine realizzata da Riza Psicosomatica (Edizione Riza) su circa 1.000 italiani, maschi e femmine, tra i 25 e i 55 anni.

Emerge dunque che gli italiani sono facilmente condizionabili da tutto ciò che li circonda: il 63% degli intervistati infatti ritiene che il luogo in cui si vive possa essere un elemento determinante per il proprio benessere psicofisico. Al contrario invece solo per il 23% il malessere non dipende dal luogo. Ben oltre la metà degli intervistati (64%) sostiene che l'insorgere della depressione possa dipendere in maniera molto (22%) o abbastanza (42%) elevata dalla frequentazione di alcuni luoghi.

Quali sono i luoghi quelli più a rischio?

Ecco la mappa: Casa (34%) e ufficio (16%) sono in cima a questa particolare classifica, seguite a sorpresa da chiese (12%) e centri commerciali (9%).

Ma emergono anche risposte insospettabili: la discoteca (7%), luogo di divertimento per eccellenza, la casa dei propri genitori (8%) e gli aeroporti e le stazioni (4%). E a seguire i più scontati ospedali (5%), sale d'attesa (3%) e i classici cimiteri (2%).

Ma il luogo non è l'unica causa di depressione per il popolo del Belpaese.

Tra le situazioni più a rischio due estremi, la solitudine in città durante l'estate che colpisce il 26% degli intervistati, e i luoghi molto affollati (24%). Immancabile anche la sindrome da rientro dalle vacanze (18%).

Cosa fare dunque per ristorare l'animo? Prendendo spunto dal proverbio greco 'mens sana in corpore sano', gli italiani curano il proprio spirito, curando il proprio corpo.

Recandosi in un centro sportivo (24%) o facendo attività all'aria aperta (23%). C'è poi chi dedica le proprie cure ad un animale (15%), chi si affida ai consigli degli amici o chi si impegna nel volontariato (10%).

Vanno invece evitati l'utilizzo indiscriminato di farmaci (26%) e staccare il cellulare ed isolarsi completamente da tutto e da tutti (21%). Sarebbe proprio la solitudine la causa principale della depressione per il 26% degli intervistati; seguono poi la frenesia e lo stress della vita di tutti i giorni (21%), le eccessive aspettative di genitori e amici (16%). Si piazzano all'ultimo posto invece i problemi di cuore: solo il 9% degli italiani infatti soffre di depressione in seguito ai tradimenti del partner (9%).

Come si manifesta questo disagio? Il primo segnale è una costante tendenza a isolarsi (25%), seguito da trascuratezza nella cura di se stessi (22%) un'irritabilità improvvisa (18%). E ancora sbalzi d'umore che portano a crisi di pianto (14%) e a una svogliatezza generale (10%). Non vanno sottovalutati infine, quei comportamenti ripetitivi, quasi maniacali (6%) che potrebbero rappresentare il campanello di allarme di uno stato depressivo


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