domenica 29 giugno 2008

Paura, panico, fobie


Ciao!

In questo articolo ti parlerò della differenza fondamentale tra quelle che vengono chiamate paure patologiche.

In genere le persone che ci chiedono aiuto e consulenza confondono la paura, le fobie, il panico e l’ansia.

Il linguaggio che usiamo è importante perché ci permette di immaginare quello che proviamo; dandogli un nome lo rendiamo reale.

Se utilizzi il linguaggio con scarsa precisione potresti spaventarti per qualcosa di poco importante, ingigantendo ad esempio l’ansia e trasformandola in panico..

Ti Lascio a questo breve elenco in modo che tutto sia più chiaro

PAURA

La paura è un’emozione di difesa provocata da una situazione di pericolo(Galimberti, 1992).

Se ad esempio mentre attraversiamo la strada ci accorgiamo improvvisamente di un’ auto che viaggia nella nostra direzione ad elevata velocità, il nostro corpo automaticamente si attiverà aumentando tutti quegli indici fisiologici che ci permetteranno di scansarci rapidamente per metterci al sicuro.

La paura ha la funzione di proteggerci dai pericoli attivando il nostro organismo per l’azione.

Il sistema nervoso autonomo prepara l’organismo alla situazione di emergenza predisponendolo ad una tempestiva reazione di attacco-fuga;

il battito cardiaco può accelerare, aumenta la sudorazione e lo stato di allerta si traduce in un’ attivazione generale dell’organismo.

FOBIA

Quando però non vi siano stimoli o situazioni pericolose le persone possono provare un timore irrazionale per oggetti o specifiche situazioni, che secondo il buon senso non dovrebbero provocare timore, come ad esempio uscire da soli per strada, prendere l’aereo, utilizzare l’ascensore etc..

In tutti questi casi dove la persona è consapevole dell’infondatezza dei suoi timori ma tuttavia non riesce a non provarli la paura prende il nome di fobia.

PANICO

La forma più estrema che la paura può assumere, è chiamata panico ed è caratterizzata da una tensione emotiva talmente elevata da terrorizzare la persona ed impedirne l’adeguata organizzazione del pensiero e dell’azione.

Improvvisamente e senza alcun particolare stimolo o situazione scatenante gli indici fisiologici si attivano esageratamente; il battito cardiaco aumenta insieme al ritmo respiratorio ed alla sudorazione, provocando una generale sensazione di sbandamento.

Rendendosi conti dell’assenza di alcuno stimolo che giustifichi tale attivazione, le persone iniziano a vivere i sintomi in modo drammatico e ad interpretarli in maniera catastrofica.

Solitamente le persone che provocano il panico riferiscono di aver vissuto per un periodo breve ma intensissimo la sensazione di perdere improvvisamente il controllo del proprio corpo, di provare estrema difficoltà nel pensare in modo chiaro e razionale, e di vivere i propri sintomi in modo drammatico giungendo a pensare di poter morire improvvisamente provando sensazioni simili a quelle dell’ infarto.

Gli attacchi di panico sono improvvisi e brevi, ma nonostante la loro brevità, l’intensità che li caratterizza può essere tale da condizionare chi ne soffre, fino ad una parziale invalidità (Rovetto, 2003).

Ciao

Dottro Mauri & Dottor Barachetti


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